Border Regimes, Shifting Temporalities and Migrant Responses. An Analysis of the Route Between the Eastern Mediterranean and the North-Western French-Italian Border

Nicola Montagna, Piero Gorza, Rita Moschella, Maria Perino

The North-western French-Italian border is an important cross point for people coming from the Balkans and the Central Mediterranean routes aiming to reach Northern-continental European countries and the United Kingdom.

According to the data we collected, in 2021 some 10,369 people, including 400 unaccompanied minors and 412 families, arrived at the Alpine border – twice the 2020 numbers, when around 4,700 stopped at the two shelters. Although in 2022 the figure had dropped to about 8,500 it remains high, confirming this border as highly relevant.

Based on data collected between 2021 and 2022 in Oulx, a village in the upper Susa Valley, North-western Italy, this article aims to investigate the impact of borders on migrants’ temporalities among people who cross the border with France wanting to reach Europe.

Borders as a spatial mechanism for controlling people’s movement are bound up with time: the time of displacement in camps, the time migrants spend attempting to cross the borders, the overall time their movement takes, which is also affected by mobility policies. This does not happen in a vacuum of migrant agency.

People on the move respond to the constraints of border regimes in a variety of ways, including resorting to smugglers and changing family and household figurations. However, as this article aims to show, the kinds of responses adopted are not always freely chosen, but they are forms of adaptation to the circumstances and constraints imposed by the border regime.

Presenti mai assenti. Camminata sonora e opera d’immersione sulle rotte migranti

di Simona Sala e Valentina Bosio

Installazione sonora e field recordings BANDITE. Sound editor Giuseppe Giordano. Canti: Marjan Vahdat, Selda Özturk. Poesie: Rahma Nur da Il grido e il sussurro, Capovolte editrice. Con SENTIERI SOLIDALI e ONBORDERS

È un’opera pensata per la commemorazione del 6 febbraio dei morti nel deserto, in mare, sulle nostre montagne e in ogni dove.

È un’ideazione che si può continuare a esperire anche individualmente e che si vive in prima persona con il corpo.

È una camminata sonora che incomincia di fronte alla chiesa di Clavière, ultimo paese prima del confine, e continua con la guida di una semplice app sul proprio smartphone lungo i sentieri montani che attraversano la frontiera italo-francese.

È un’installazione itinerante che unisce il ritmo cadenzato del passo al paesaggio, la voce narrante ai suoni della montagna, la parola al silenzio in un contesto immersione e di comunicazione.

È un’installazione che unisce musicalità e memorie di terre diverse, perché ogni frontiera, cicatrice sulla pelle e nell’anima, risuscita esperienze ed emotività delle frontiere precedenti.

PRESENTI MAI ASSENTI porta con sé la necessità e la lacerazione di tutti noi di dare memoria e nome alle persone che abbiamo vestito, abbracciato e accompagnato alle partenze e che sono morte di frontiera su queste nostre montagne.

PRESENTI MAI ASSENTI è grido di denuncia contro le istituzioni che condannano le persone in cammino all’invisibilità, in vita e in morte.

ISTRUZIONI PER l’USO

L’ideazione prevede la fruizione dell’app in contemporanea all’attraversamento montano.

● Scarica L’app Gratuita Echoes sul tuo smartphone

● Attiva la Geolocalizzazione sul tuo telefono

● Entra nell’App e digita Presenti Mai Assenti

● Clicca Il Tasto Stream Walk

● Clicca Basic → Start

● Clicca su Locate Me per controllare il punto di partenza sulla mappa. La piazzetta di Fronte la Chiesa di Clavière è il punto di partenza.

● Ascolta l’audio e segui i punti indicati sul percorso

● Utilizza per l’ascolto auricolari o cuffie.

⇨ Ti invitiamo a fruire l’opera con cuffie possibilmente di buona qualità e in una dimensione di ascolto silenzioso

Nel corso della camminata sono presenti silenzi. La app si riattiva camminando.

Durata della camminata 30’ circa.

Si consiglia di accertarsi delle condizioni meteo e in caso di neve fornirsi di scarpe da montagna!

RICORDATI

⇴ CUFFIE

⇴ SMARTPHONE

⇴ SCARICA APP ECHOES

Asedio a la vida cotidiana, terror
para el control del territorio y
graves violaciones a los derechos
humanos

Il Rapporto ( gennaio 2024) delle organizzazioni della società civile sulla violenza nella regione frontaliera del Chiapas

Colectivo de Monitoreo – Frontera Sur
Mesa de Coordinación Transfronteriza Migraciones y Género Guatemala
– México (MTMG)
Red Nacional de Organismos Civiles de Derechos Humanos
“Todos los Derechos para Todos, Todas y Todes” (Red TDT)

Las fronteras del siglo XXI. diálogo con actores sociales

3er Seminario Internacional:

del 7 al 9 de febrero 2024 en ECOSUR · Unidad San Cristóbal para un diálogo enriquecedor con actores sociales.

Descubre nuevas perspectivas, desafía ideas preconcebidas y contribuye a la construcción de un futuro más inclusivo y resiliente.

Qui il programma

a cura di:

Voces Mesoamericanas. Acción Con Pueblos Migrantes

Una asociación civil que impulsa y fortalece la organización y articulación de personas y comunidades vinculadas a procesos migratorios globales, con énfasis en México, Centroamérica y los Estados Unidos para el ejercicio efectivo de su derecho al arraigo con dignidad y a la movilidad con derechos.

Vite che abitano il cammino.

Cosa abbiamo capito dopo anni di presenza solidale in frontiera

Piero Gorza, disegni di Beppe Gromi

in

Roberto Beneduce, Luca Giliberti, Piero Gorza, Stefano Greco, Luca Queirolo Palmas, Gianluca Seimandi, Simone Spensieri (a cura), Raccontare il game dei migranti tra le montagne. Appunti di un lavoro intorno a una graphic novel etnografica e politica, “Animazione sociale”, 05, Torino 2023, pp.68-96.

Siamo di fronte a una scrittura illustrata, un fumetto sul game alla frontiera della Valle di Susa, a una sceneggiatura di Stefano Greco che usa le parole di Franz Fanon, a un discorso sul dono e sullo scambio rituale, a un testo che rimanda ad altri testi. “Si tratta al tempo stesso di un esercizio collettivo a cui hanno partecipato ricercatori, medici, educatori, poeti, attivisti, viaggiatori e molti altri e altre”.

¿Hacia nuevas fronteras?
Europa y América Latina entre nuevas y viejas
fronteras

Special Issue – 2019

De Europa

European and Global Studies Journal

Los artículos aquí reunidos son el resultado del 2do. Congreso de la Red Internacional de Investigación sobre Fronteras Comparadas (RECFronteras): “¿Hacia nuevas Fronteras? Nuevas y viejas fronteras en un renovado sistema internacional”, llevado a cabo en Turín, Italia el 6 y 7 de julio de 2017. RECFronteras es una comunidad epistémica que se conformó en 2014 y que se ha aglutinado alrededor del estudio y comprensión de los diversos fenómenos que se suscitan en los espacios de frontera desde una perspectiva comparada y multidisciplinaria. RECFronteras busca contribuir al debate sobre los procesos de cambio que han venido experimentado diversas fronteras del mundo y que tienen su origen en los efectos contrastantes de la globalización, en los procesos de integración/desintegración económica, dentro de contextos de interdependencia, en muchas ocasiones asimétricos, en relación con la apertura al libre movimiento del capital versus las barreras impuestas a las personas.

Los 11 artículos que conforman el volumen están organizados en dos grupos:

el primero se compone de cinco artículos que discuten desde una amplia perspectiva los grandes procesos de la integración regional y sus impactos en los espacios de frontera;

el segundo se centra en diversos análisis sobre los efectos de la globalización en la movilidad de las personas en espacios fronterizos así como las políticas migratorias y sus impactos en procesos de refronterización; a manera de conclusión el último trabajo propone una reflexión general de cómo abordar el problema de la inequidad en Europa.


Trent’anni di Bosnia. Fotografie di Enrico Carpegna

Nella primavera del 1992 la Bosnia Erzegovina piomba in una guerra che si concluderà nell’inverno del 1995.

Le città bosniache – tra le quali Zavidovići che era centro dell’industria del legname – subirono violenza economica di guerra, traffici criminali, distruzione industriale e ambientale e, passati i primi anni post bellici segnati da un certo ottimismo verso la “transizione” che avrebbe dovuto portare consolidamento democratico e crescita economica, le persone hanno ripreso ad andarsene. Oggi la Bosnia Erzegovina si trova in una situazione di stallo economico e sociale, alcune aree sono fra le più inquinate d’Europa e ha i tassi di emigrazione tra i più alti al mondo. D’altra parte è il paese dove passa una parte importante dei migranti che attraversano la regione.

La condizione paradigmatica della Bosnia mette a fuoco fenomeni solo in apparenza tra loro distanti, ma in realtà intersecati in un quadro storico politico comune in cui conflitti, violenze, logiche di potenza, e resistenze si intrecciano e si rimandano nello spazio globale del mondo contemporaneo.

I ritratti di figure “resistenti” e i paesaggi “post-industriali” di Enrico Carpegna sono uno sguardo su tale condizione.

Il rituale del passaggio.

Film-documentario

Regia:Antonino Milotta
Soggetto: Antonino Milotta, Filippo Torre
Narrazione e voce fuori campo: Piero Gorza
Musiche originali: Massimo Pegoraro
Produzione: 2022.

Laboratorio di Sociologia Visuale dell’Università di Genova

Il film è il risultato di lavoro di ricerca sul campo e di una collaborazione tra ricercatori dell’Università di Genova (Antonino Milotta, Filippo Torre) e Onborders (Piero Gorza) nella zona di frontiera italo-francese dell’alta Val di Susa. Il valico di Clavière dal 2017 è stato attraversato da oltre 40000 persone migranti che hanno risalito e continuano ad attraversare la Val di Susa in direzione della Francia, sfidando le disposizioni del Regolamento di Dublino e le barriere della “Fortezza Europa”. I pericoli e le insidie a cui sono sottoposti evocano una sorta di rituale collettivo che si svolge in un contesto definito da forze e spinte divergenti. La caccia all’uomo sulle montagne è quotidianamente contrastata da una rete di supporto formata da associazioni ma anche da singoli individui, attivisti e solidali che agiscono in maniera formale e informale.

The effects of cold on migrants crossing Europe’s borders

By INFOMIGRANTS

For much of January, “severe winter weather” has caused chaos across northern Europe. For migrants, often traveling on clandestine routes, far away from populated areas, the cold can not only disrupt but kill. We asked activists at some of the borders how the weather is affecting migration.

Progettare, rimodellare, inventare biografie e cammini: metamorfosi antropopoietiche

di Piero Gorza e Amir Pasha Zamani

Il testo è stato presentato a Genova il 27 settembre 2023 nel corso delle giornate di studio del progetto SOLROUTES

Page 1 of 9

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén