Categoria: LINGUAGGI VISUALI

Presenti mai assenti. Camminata sonora e opera d’immersione sulle rotte migranti

di Simona Sala e Valentina Bosio

Installazione sonora e field recordings BANDITE. Sound editor Giuseppe Giordano. Canti: Marjan Vahdat, Selda Özturk. Poesie: Rahma Nur da Il grido e il sussurro, Capovolte editrice. Con SENTIERI SOLIDALI e ONBORDERS

È un’opera pensata per la commemorazione del 6 febbraio dei morti nel deserto, in mare, sulle nostre montagne e in ogni dove.

È un’ideazione che si può continuare a esperire anche individualmente e che si vive in prima persona con il corpo.

È una camminata sonora che incomincia di fronte alla chiesa di Clavière, ultimo paese prima del confine, e continua con la guida di una semplice app sul proprio smartphone lungo i sentieri montani che attraversano la frontiera italo-francese.

È un’installazione itinerante che unisce il ritmo cadenzato del passo al paesaggio, la voce narrante ai suoni della montagna, la parola al silenzio in un contesto immersione e di comunicazione.

È un’installazione che unisce musicalità e memorie di terre diverse, perché ogni frontiera, cicatrice sulla pelle e nell’anima, risuscita esperienze ed emotività delle frontiere precedenti.

PRESENTI MAI ASSENTI porta con sé la necessità e la lacerazione di tutti noi di dare memoria e nome alle persone che abbiamo vestito, abbracciato e accompagnato alle partenze e che sono morte di frontiera su queste nostre montagne.

PRESENTI MAI ASSENTI è grido di denuncia contro le istituzioni che condannano le persone in cammino all’invisibilità, in vita e in morte.

ISTRUZIONI PER l’USO

L’ideazione prevede la fruizione dell’app in contemporanea all’attraversamento montano.

● Scarica L’app Gratuita Echoes sul tuo smartphone

● Attiva la Geolocalizzazione sul tuo telefono

● Entra nell’App e digita Presenti Mai Assenti

● Clicca Il Tasto Stream Walk

● Clicca Basic → Start

● Clicca su Locate Me per controllare il punto di partenza sulla mappa. La piazzetta di Fronte la Chiesa di Clavière è il punto di partenza.

● Ascolta l’audio e segui i punti indicati sul percorso

● Utilizza per l’ascolto auricolari o cuffie.

⇨ Ti invitiamo a fruire l’opera con cuffie possibilmente di buona qualità e in una dimensione di ascolto silenzioso

Nel corso della camminata sono presenti silenzi. La app si riattiva camminando.

Durata della camminata 30’ circa.

Si consiglia di accertarsi delle condizioni meteo e in caso di neve fornirsi di scarpe da montagna!

RICORDATI

⇴ CUFFIE

⇴ SMARTPHONE

⇴ SCARICA APP ECHOES

Vite che abitano il cammino.

Cosa abbiamo capito dopo anni di presenza solidale in frontiera

Piero Gorza, disegni di Beppe Gromi

in

Roberto Beneduce, Luca Giliberti, Piero Gorza, Stefano Greco, Luca Queirolo Palmas, Gianluca Seimandi, Simone Spensieri (a cura), Raccontare il game dei migranti tra le montagne. Appunti di un lavoro intorno a una graphic novel etnografica e politica, “Animazione sociale”, 05, Torino 2023, pp.68-96.

Siamo di fronte a una scrittura illustrata, un fumetto sul game alla frontiera della Valle di Susa, a una sceneggiatura di Stefano Greco che usa le parole di Franz Fanon, a un discorso sul dono e sullo scambio rituale, a un testo che rimanda ad altri testi. “Si tratta al tempo stesso di un esercizio collettivo a cui hanno partecipato ricercatori, medici, educatori, poeti, attivisti, viaggiatori e molti altri e altre”.

Il rituale del passaggio.

Film-documentario

Regia:Antonino Milotta
Soggetto: Antonino Milotta, Filippo Torre
Narrazione e voce fuori campo: Piero Gorza
Musiche originali: Massimo Pegoraro
Produzione: 2022.

Laboratorio di Sociologia Visuale dell’Università di Genova

Il film è il risultato di lavoro di ricerca sul campo e di una collaborazione tra ricercatori dell’Università di Genova (Antonino Milotta, Filippo Torre) e Onborders (Piero Gorza) nella zona di frontiera italo-francese dell’alta Val di Susa. Il valico di Clavière dal 2017 è stato attraversato da oltre 40000 persone migranti che hanno risalito e continuano ad attraversare la Val di Susa in direzione della Francia, sfidando le disposizioni del Regolamento di Dublino e le barriere della “Fortezza Europa”. I pericoli e le insidie a cui sono sottoposti evocano una sorta di rituale collettivo che si svolge in un contesto definito da forze e spinte divergenti. La caccia all’uomo sulle montagne è quotidianamente contrastata da una rete di supporto formata da associazioni ma anche da singoli individui, attivisti e solidali che agiscono in maniera formale e informale.

“Harga”: la traversata illegale

Che cosa accade, in diversi ambienti sociali e politici, quando una ragazza tunisina diffonde sui social network delle foto inaspettate?

Agenzie internazionali, forze anti immigrazione, associazioni reagiscono con argomenti diversi allo spiazzamento prodotto da immagini – forse provocatorie – che un po’ sdrammatizzano gli spostamenti  ed esprimono la curiosità dei giovani, elemento poco considerato nei discorsi sulle migrazioni.

Dopo alcuni giorni il video è stato rimosso.

Da una parte e dall’altra della frontiera

Un VIDEO nato dalla collaborazione sul campo tra Medici per i Diritti Umani, Onborders e Dipartimento di sociologia visuale dell’Università di Genova.

Riprese video: Filippo Torre; Voce: Piero Gorza 

Oulx. Theatre and Performance Laboratories for Young People

Una intensa e originale azione scenica nell’ambito di un progetto transnazionale: L’action 22 du projet Erasmus + s’est tenue à Oulx (Italie). Les professionnels de Procédé Zèbre, Alma Teatro et de l’ALD Zavidovici ont travaillé avec les lycéens de l’établissement IISS des Ambrois d’Oulx (Italie), les jeunes amateurs de Procédé Zèbre (Vichy – France) et de l’ALD (Zavidovici – Bosnie-Herzégovine).

Paesaggi bosniaci. Fratture e oltrepassamenti.

Sguardi su paesaggi naturali, sociali, storici e culturali della Bosnia Erzegovina sono il risultato di una ricerca fotografica che ha visto lavorare insieme giovani e studenti di scuola superiore e di università, italiani e bosniaci, fotografi, ricercatori sociali che hanno percorso strade, attraversato città, osservato luoghi, discusso i segni di un territorio cruciale d’Europa.

Balcanica

Mostra riferita alla nuova “Rotta Balcanica” intrapresa da profughi al confine tra la Bosnia e la Croazia.

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