Ritornare al soggetto vuol dire cambiare prospettiva e, per essere più chiari, vuol dire capovolgerla e prendere in considerazione le persone, le loro vite, i loro desideri e le loro sofferenze, ovvero quel modo in cui ci si costruisce come persone. Una geografia delle emozioni e delle relazioni, risultato di un dialogo tra soggetti, è pertanto una scrittura su come un popolo in viaggio abita il cammino attraversando molteplici terre, e su come cammino e geografie antropiche rimodellino le persone. Per poter seguire queste indicazioni di rotta epistemologica abbiamo concentrato l’attenzione sull’ascolto, il dialogo e la raccolta di memorie.