Tag: rotta balcanica

Aggiornamenti da Šid

Una persona volontaria di No Name Kitchen in collegamento da Šid racconta l’operazione di polizia serba e ungherese iniziata il 27 ottobre e ancora in corso.

I campi del Nord della Serbia sono stati sgomberati per spostare le persone verso il centro e il sud del paese. Inizialmente gli spostamenti di persone sono stati concentrati su Šid, aumentando le presenze nei tre campi da 40 persone circa a più di 500. In queste ultime settimane le informazioni dal nord della Serbia sono poco raggiungibili. L’azione del governo potrebbe essere collegata all’approvazione del nuovo Patto di Migrazione e Asilo in cui le pressioni poste ai paesi esterni all’area Schengen potrebbero avere un ruolo importante. A pagare le conseguenze di queste politiche sono le persone. Attualmente i campi al confine con la Croazia sono stati a loro volta svuotati con dei bus all’alba verso il sud della Serbia sui confini di Macedonia e Montenegro. Non è più quindi praticabile andare in Croazia attraverso la Serbia, il passaggio da Šid comporta violenza e pushback. La rotta si modifica di nuovo. Molte persone tentano di fare il freegame attraversando la Drina. Gli/le attivist* stanno riconfigurando le loro possibilità di azione.

Di seguito l’intervento audio.

Postille per un “cantiere” di metodologia della ricerca.

Migranti e frontiera Nord-Ovest: Alta Valle di Susa

Gruppo di ricerca: Rita Moschella, Anna Manzon, Piero Gorza

La frontiera Nord-Ovest alpina e altre terre. È un percorso introduttivo e metodologico che è parte di un laboratorio in cui le idee si discutono cercando il più possibile orizzontalità. È il prodotto di un lavoro di campo che si inserisce in un cammino di studi molto più articolato e lungo e, sempre, giocato sugli scarti delle diverse letture. Si tratta di un testo discusso e corretto coralmente, ma anche poi scritto in modo separato. È sezione introduttiva e problematica di un cantiere di ricerca che si articola in differenti tempi: 1) la presente proposta metodologica; 2) una panoramica storico-antropologica sulla frontiera Nord-Ovest (peraltro anche utilizzata come report di denuncia per Medici per i diritti umani: Piero Gorza, Migranti e frontiera Nord-Ovest: Alta Valle di Susa, 3) Etnografie di memorie in cammino (in corso la raccolta delle interviste).

Se nello specifico questo scritto rimanda a un micro progetto in Alta Valle di Susa, vuol anche essere momento di riflessione più generale per un cantiere di ricerche comparate sulle frontiere, proponendosi come angolo prospettico, tra gli altri, per una discussione su metodologie della ricerca, di cui vi è segno e documentazione collettiva nelle pagine web di “On Borders”.

Cosa insegnano i Balcani

Pace, guerre e nuovi muri. Riflessioni e voci per comprendere il presente.

A oltre vent’anni dalla fine delle guerre nei Balcani, le cause del conflitto non sono state superate ma restano presenti nelle società impoverite, divise e lacerate dai nazionalismi contrapposti.

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